martedì 16 giugno 2009

Kin Dza Dza (Georgi Daneliya, 1986).

Kin Dza Dza (Georgi Daneliya, 1986).

Essere teletrasportati inaspettatamente su un altro pianeta può essere un'avventura molto molto avvincente, ma anche una grossa seccatura...
Su Kin Dza Dza vigono folli gerarchie, i patsak sono costretti a stare in gabbia di fronte ai chatlaniani, i fiammiferi sono merce pregiata, usati per deliberare chi deve inchinarsi di fronte a un altro...
In una società tecnologicamente più avanzata, dove si comunica prevalentemente per telepatia, ma con un sistema politico (?) decisamente barbarico, si confronteranno i due personaggi russi, incappati per errore nel pianeta.
Alla ricerca disperata di un "gravistapa" per poter tornare a casa, i due terrestri avranno modo di conoscere le dinamiche sociali di Kin dza dza e di mettersi costantemente alla prova, mostrando le loro abilità nel dialogare con gli "stranieri", nello scambio di merci, nella persuasione.. finendo col mettere a dura prova anche gli stessi sentimenti umani di amicizia e fratellanza, che non sembrano essere contemplati in quell'altro mondo.
Un imperdibile capolavoro, il ritratto cinico di una società apparentemente all'avanguardia, dove non c'è posto per l'uguaglianza e la fratellanza, un'estremizzazione del razzismo e del classismo, che è probabilmente una chiara e provocante allusione alla nostra odierna civiltà.
Il tutto visto dagli occhi di due tipici abitanti dell'ex Unione Sovietica, con il loro modo di vivere e le loro abitudini.
Un meritato 10 agli attori e alla scenografia.

Voto: 10/10


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